Tipologie di pattini: Fitness, freeskate e freestyle

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Perchè un pattino costa 50€ e un altro 300€? Cosa significa che un pattino è da fitness e un altro è da freeskate?

Abbiamo già parlato della differenza tra un pattino da fitness e da freeskateI pattini comunemente chiamati fitness, meglio recreational, nella fascia più bassa presentano un'unica parte di plastica che comprende la base della scarpa, il carrello e talvolta anche il cuff, per ridurre il più possibile i costi di produzione con uno stampo unico. La tomaia in tessuto tecnico morbida e sottile e la flessibilità della plastica non riescono a sostenere adeguatamente la caviglia e il piede che non troveranno mai la centralità col carrello. Un carrello in plastica è troppo elastico per trasferire la spinta sulle ruote e tenderà a deformarsi col tempo. Il prezzo di questi giocattoli è di circa 50€.
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Saliamo di qualità, di poco, con i fitness col carrello formato da due lamiere di alluminio tagliate e unite a una basetta di plastica tramite rivetti. Queste due prime tipologie di pattini hanno l'inconveniente che se si rompe il carrello o la base lo dovete buttare interamente e non sono in grado di sostenere pesi eccessivi o salti. Anche nelle curve si deformano facendovi perdere stabilità. Li riconoscete in foto dai rivetti sotto la punta e il tacco.
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Altro fitness è quello con il carrello prestampato e piegato. Immaginate una lastra di alluminio sulla quale viene disegnato il carrello per esteso. Questo poi viene tagliato, piegato e attaccato al pattino con i due classici perni di interasse sotto la punta e il tacco del piede. Sono molto sottili per permettere la curvatura della lamina, leggeri e molto elastici e anche questi col tempo possono deformarsi. In questo caso però è possibile sostituire il carrello nel caso si danneggi. Li riconoscente dalle ondeggiature per tutta la lunghezza del carrello. Queste vengono fatte per dare una maggiore rigidità e resistenza agli urti.
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Infine c'è il pattino con carrello pressofuso e materiale composito. È un carrello realizzato con uno stampo, robusto e migliore delle soluzioni precedenti, ma antiestetico da la sensazione di essere un carrello economico di plastica.
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I pattini fino a qui descritti costano da 100€ a 150€. In genere hanno tutti un attacco strap a 45° e una leva a cric al collo del piede. Gli strap generalmente non sono sufficienti per garantire un buon serraggio del piede e facilmente si scuciono. Questi pattini non hanno il liner estraibile che col tempo si assottiglierà e non potrete cambiarlo. In genere il diametro delle ruote varia da 76 a 80mm con un carrello molto lungo da 273mm. Questo assetto favorisce di più la stabilità all'agilità, ma non vi faranno progredire e presto diventeranno un ostacolo al vostro apprendimento. Non hanno mercato nell'usato ovvero ce ne sono tantissimi in vendita a 20/30€ e difficilmente troverete un compratore. Attenzione però che ci possono essere pattini da fitness (non recreational) molto validi, costosi da 300€ in su, con un'ottima componentistica e assetto per macinare chilometri (ruote grandi e carrello lungo) come il genere marathon.
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Saliamo di livello con i pattini da freeskate, ovvero quelli con scarponcino rigido in plastica, liner estraibile, chiusure a cric e lacci e carrello in alluminio estruso ovvero da un pezzo unico di materiale viene scavato fino a formare la forma definitiva del carrello. Questi pattini dovrebbero essere il punto di partenza per ogni pattinatore. Lo scarponcino rigido sosterrà la caviglia e il piede, il carrello non si deformerà in curva e nei salti e garantirà un'ottima trasmissione della spinta sulle ruote. In genere il carrello è di 243mm e le ruote sono di 80mm, uno standard che vi permetterà un buon compromesso tra agilità e stabilità. Sono pattini che costano da 160/180€ in su e la componentistica (ruote, cuscinetti, distanziali, perni, carrello, chiusure) può far salire di molto il prezzo.

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Infine ci sono i pattini da freestyle con una base in fibra di vetro (basalto o carbonio), una tomaia in tessuto tecnico molto robusto e rigido, chiusure a cric micrometrico insieme a lacci e uno strap in punta. Tutto questo farà in modo che il pattino sia molto stretto al piede, come un guanto su una mano, garantendo il massimo controllo. Possono avere il liner estraibile o integrato nello scarponcino. Nel primo caso sono più comodi per macinare chilometri e ammortizzano meglio gli urti, ma la sensibilità è minore rispetto ai modelli con liner integrato. I pattinatori che praticano il freestyle slalom preferiscono il liner integrato e nessun sistema di shock absorber per un maggiore controllo. Ovviamente hanno il carrello estruso e seguono lo standard 243mm e ruote 80mm. Una volta provato questo genere di pattini non si torna più indietro. Costano da 300€ in su, ma valgono tutto il loro prezzo. I pattini da freeskate e freestyle hanno un ottimo mercato, non si svalutano troppo e troverete sempre dei compratori.
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Spero che con questo articolo ora sappiate riconoscere un buon pattino rispetto a un giocattolo. Evitate le ciabatte da 100€ o i tecnosauri da 20€, sono soldi buttati.